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Addio al ‘Mago’ O’Neill. Roberto Muzzi: “Con noi sei diventato grande. Grazie per quello che sei stato, ciao Fabian”

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Fabian O’Neill non ce l’ha fatta. L’ex rossoblù era stato ricoverato sabato mattina in ospedale a Montevideo a causa di una malattia epatica contro cui lottava da tempo, ma le cure questa volta non sono riuscite a salvarlo. Le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate nel corso delle scorse ore e O’Neill è morto nel giorno di Natale a soli 49 anni.

Una notizia che ha colpito tutto il mondo del calcio e in particolare Cagliari e i suoi tifosi. Il Cagliari Calcio ha reso omaggio al suo ex centrocampista con un messaggio sui social: Orgogliosi di aver potuto ammirare da vicino il tuo genio: puro, cristallino, come i diamanti più preziosi. Ci hai fatto innamorare della tua classe, Cagliari non ha mai smesso di voler bene al suo Mago con la “10” sulle spalle. Riposa in pace, Fabian. Per sempre uno di noi“.

Una carriera da fenomeno mancato per l’ex centrocampista uruguaiano del Cagliari, che dopo aver lasciato il calcio ad appena 29 anni, aveva dilapidato gran parte del suo patrimonio e viveva facendo il barista in Uruguay.

Il suo talento, espresso magnificamente nel suo periodo in rossoblù, lo aveva portato ad indossare la maglia della Juventus dove però non era mai riuscito a riconfermarsi ai livelli ottenuti a Cagliari. In più occasioni e in diverse interviste Zinedine Zidane di lui disse: È il giocatore più talentuoso che abbia mai visto giocare, un segno di rispetto tra campioni, un talento portato via troppo presto.

Stesso parere dell’ex allenatore Gian Piero Ventura: “Il miglior giocatore allenato in carriera? Senza dubbio Fabian O’Neill ai tempi del Cagliari. Un talento mai visto. Ma aveva il vizio dell’alcool che gli ha rovinato la carriera”.

Il ricordo di Roberto Muzzi

Commoventi le parole di Roberto Muzzi, ex compagno di squadra e club manager del Cagliari, che ha così salutato O’Neill: “Quanti tunnel ti ho visto fare. Quanti tuoi lanci al millimetro ho inseguito in profondità. Quanti dribbling, tocchi e invenzioni impensabili ci hai regalato. Te ne sei andato a Natale, l’ennesima tua giocata spiazzante. Ti abbiamo conosciuto ragazzino, con noi sei diventato grande, con te e grazie a te abbiamo avuto modo di scrivere pagine indelebili. Abbiamo sempre sperato di riabbracciarti e vivere insieme altri momenti speciali, oggi piangiamo nel tuo ricordo. Grazie per quello che sei stato, ciao Fabian!”.

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