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Le Sebadas di Sardegna diventano prodotto IGP

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Le sebadas (o seadas) di Sardegna diventano prodotto IGP.
Dopo l’agnello sardo e i culurgiones d’Ogliastra, la Commissione Europea ha infatti recentemente approvato l’aggiunta del dolce tipico sardo nel registro Ue delle indicazioni geografiche protette.

Creato con pasta fresca di semola, pecorino o vaccino freschi, aromatizzato al limone e cosparso di miele, la sebadas entra nella lista delle eccellenze alimentari mondiali con l’Indicazione Geografica Protetta, il più alto riconoscimento in Europa, per un prodotto alimentare di seconda trasformazione.

Sei le varianti del nome registrate. Non solo sebadas ma anche seadas o sabadas, seattas, savadas, sevadas.
Le sebadas sono il sesto prodotto di pasta alimentare ad acquisire la denominazione IGP dopo la pasta di Gragnano, i maccheroncini di Campofilone, i cappellacci di Zucca, i culurgionis d’Ogliastra e i pizzoccheri della Valtellina

L’iter per il riconoscimento è durato quattro anni, con il coinvolgimento di una decina di imprese produttrici.
Si stima una produzione complessiva di 2 milioni prodotti annualmente in Sardegna, pari a circa 1.600 quintali, con oltre 2,5 milioni di euro di fatturato.

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