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Vittorio Sanna: “Tante decisioni arbitrali lasciano l’amaro in bocca, così come non avere 20 giocatori alla stessa altezza”

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“Rispetto alle aspettative della vigilia, è una mezza sconfitta; rispetto a come si era messa la partita, è una mezza vittoria“.
Questo il commento a caldo di Vittorio Sanna, al termine della partita Cagliari-Lecce terminata in pareggio 1-1, che ha fatto guadagnare un solo punto ai rossoblù per la sua corsa salvezza.

Il Cagliari è andato incontro ad una di quelle gare dove è l’episodio che determina tutto, ti fa guardare la gara da un altro punto di vista – ha aggiunto Vittorio Sanna.
Doveva essere la partita della vittoria, quella che avvicinava alla salvezza.

Il Cagliari stava conquistando la vittoria: gol di Deiola annullato, per un fallo di mano tutto da valutare, e ha segnato nuovamente con Mina.

Poi basta un intervento scomposto, in ritardo, con un piede un po’ più alto, che ti provoca l’espulsione invece che l’ammonizione” ha continuato, facendo riferimento al rosso comminato al 44′ a Gaetano, per un intervento su Ramadani.
“Lì cambia tutto – sottolinea – perché il Lecce attacca con l’uomo in più, per più di un’intera frazione di gioco.
E il Cagliari deve arrendersi a quella che è l’evidenza: nei cambi il Lecce ha qualche soluzione in più, rispetto a quelle del Cagliari“.

“E la possiamo sintetizzare soprattutto in una: l’ingresso di Azzi per Augello.
Azzi si ritrova sulla fascia Almqvist, che diventa improvvisamente l’eroe della partita.
Azzi fatica tantissimo a contenerlo e da lì nasce il gol, e nascono anche due pali che fanno capire che forse ti devi accontentare.
Alla fine vai a giocare per l’1-1, perché ti rendi conto che stai rischiando di non incamerare neanche un punto”.

Alla fine tante decisioni arbitrali lasciano un po’ l’amaro in bocca, interpretazioni che sono al limite da una parte e dell’altra, così come la considerazione di non avere 20 giocatori alla stessa altezza.
Altra cosa: devi giocarti questa salvezza non aspettandoti i risultati degli altri.
Abbiamo visto cos’è successo all’Inter.
In questo campionato italiano, dove i valori non vengono mantenuti alti, basta poco perché la prima in classifica diventi improvvisamente una squadra da battere”.

“Il Cagliari dovrà pensare anche questo, invece che pensare che gli altri sono sempre molto grandi.
Dovrà pensare che magari trova un Milan piccolino, distratto, appagato, e poi dovrà andare a giocarsi lo scontro diretto con il Sassuolo, rivitalizzata dall’Inter.
In modo provocatorio potremmo dire che, forse, se si cambiasse la regola e la sconfitta portasse a toglierti un punto dalla classifica, probabilmente il campionato non verrebbe falsato.

Bisogna assolutamente andare a cercare punti e lo dobbiamo fare con quelle partite che rimangono, sapendo che non sarà affatto facile e che, soprattutto, non dobbiamo aspettarci nulla dagli altri”.

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